Archivio giornaliero 27 Febbraio 2012

DiGiovanna Di Mauro

8ª Conferenza sulla sicurezza dei prodotti:8ª Conferenza sulla sicurezza dei prodotti: ‘A che punto siamo con il REACH’ Milano, 8 marzo 2012

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L’8ª Conferenza sulla sicurezza dei prodotti, si propone di fare il punto della situazione, a poco più di un anno dalla seconda scadenza di Registrazione prevista dal REACH, il 31 maggio 2013. L’industria italiana ed europea devono, infatti, prepararsi adeguatamente a questa nuova sfida, prendendo in considerazione, oltre alle esperienze maturate nella prima fase di registrazione, anche le problematiche ancora presenti, fra cui la lettura di una Scheda Dati di Sicurezza e in particolare l’interpretazione dello scenario espositivo, dei polimeri e degli intermedi.
Le imprese devono anche considerare altre procedure del REACH: l’Autorizzazione e la Valutazione, i cui meccanismi d’azione sono stati ormai definiti e che potrebbero portare impatti rilevanti su tutta la catena produttiva e sulla gestione del prodotto stesso, così come alcune tematiche emergenti quali quella dei nanomateriali e la continua evoluzione delle legislazione sui chemicals al di fuori dell’U.E.
Alla Conferenza interverranno funzionari dell’Agenzia europea, della Commissione europea, delle Autorità nazionali competenti e, con le loro testimonianze, i manager delle imprese direttamente coinvolte nella Registrazione REACH.
L’evento è gratuito previa iscrizione e si svolgerà presso la sede di AssICC, nella “Sala G. Orlando”, in Corso Venezia, 47 a Milano.
FONTE: http://www.chimici.info/-Conferenza-sulla-sicurezza-dei-prodotti-A-che-punto-siamo-con-il-REACH-rubrica-gia-pubblicata-il-0-0-_eventi_x_2593.html?utm_source=newsletter&utm_medium=email&utm_campaign=newsletter_chimici_7_23_02_2012

DiGiovanna Di Mauro

27.02.2012 primo inventario delle classificazioni e delle etichettature di tutte le sostanze chimiche impiegate nell’Unione

L’Agenzia europea per le sostanze chimiche (Echa) ha pubblicato il primo inventario delle classificazioni e delle etichettature di tutte le sostanze chimiche impiegate nell’Unione, per consentire di individuare quelle potenzialmente pericolose per la salute di lavoratori e consumatori e per l’ambiente.
Il Classification & Labelling (C&L) Inventory è consultabile online sul sito dell’Echa e raccoglie informazioni su oltre 90mila sostanze chimiche, basandosi sui 3 milioni di notifiche arrivate all’Echa a gennaio 2011 e riguardanti le tipologie di classificazione ed etichettatura utilizzate da fabbricanti e importatori.
L’obiettivo della Commissione europea è quello di consentire alle industrie – in particolare alle piccole imprese – diaccedere facilmente alle informazioni sulla pericolosità di una data sostanza. In questo modo, diventa più agevoleclassificare ed etichettare correttamente le sostanze e le miscele e, dove possibile, sostituire sostanze pericolose con alternative meno dannose.
Il commissario responsabile per l’Ambiente, Janez Potocnik, ha osservato: “questo inventario significa maggiore trasparenza e maggiore sicurezza per tutti coloro che manipolano le sostanze chimiche. Aiuterà l’industria a scegliere sostanze chimiche meno pericolose e in ultima analisi consentirà agli utilizzatori a valle e ai consumatori di optare per prodotti meno dannosi per la salute e l’ambiente”.
O.O.
Fonte : http://www.chimici.info/Il-primo-inventario-delle-sostanze-chimiche-impiegate-nell-Ue_news_x_10902.html?utm_source=newsletter&utm_medium=email&utm_campaign=newsletter_chimici_7_23_02_2012

DiGiovanna Di Mauro

27.02.2012 Armi chimiche: oltre 30 mila ordigni nel mare Adriatico

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Sono oltre 30mila gli ordigni inabissati nel sud del mare Adriatico, di cui 10mila solo nel porto di Molfetta e di fronte a Torre Gavetone, a nord di Bari; 13mila i proiettili e 438 i barili contenenti pericolose sostanze tossiche inabissati invece nel meraviglioso golfo di Napoli4.300 le bombe all’iprite e 84 tonnellate di testate all’arsenico nel mare antistante Pesaro.
È quanto emerge dal dossier redatto da Legambiente insieme al Coordinamento Nazionale Bonifica Armi Chimiche, dal titolo “Armi chimiche: un’eredità ancora pericolosa”, presentato il 22 febbraio scorso a Roma. L’analisi , inoltre i laboratori, e i depositi di armi chimiche dellaChemical City in provincia di Viterbol’industria bellica nella Valle del Sacco a Colleferro. Infine sono migliaia le bomblet, piccoli ordigni derivanti dall’apertura delle bombe a grappolo, sganciati dagli aerei Nato sui fondali marini del basso Adriatico durante la guerra in Kosovo.
Questi arsenali, prodotti dall’industria bellica italiana dagli anni ‘20 fino alla seconda guerra mondiale e coperti per anni dal Segreto di Stato, continuano a rilasciare pericolose sostante tossiche che da più di ottant’anni causano gravi danni all’ecosistema della Penisola e alla salute delle popolazioni locali.
“Si tratta di cimiteri chimici che rilasciano sostanze killer dannosissime come arsenico, iprite, lewsite, fosgene e difosgene, acido cloro solfonico e cloropicerina – ha spiegato Stefano Ciafani, vicepresidente di Legambiente -. Per richiedere la bonifica di questi siti e per denunciare queste situazioni, è nato il Coordinamento Nazionale Bonifica Armi Chimiche, al quale ha aderito l’associazione. L’obiettivo è di promuovere azioni per la difesa dell’ambiente e la protezione contro i rischi derivanti dall’esposizione a sostanze tossiche e dalla mancata bonifica dei siti civili e militari a terra, nei laghi, nei fiumi e nel mare, in cui queste armi sono state fabbricate o abbandonate”.
O.O.
Fonte: http://www.chimici.info/Armi-chimiche-oltre-0mila-ordigni-nel-mare-Adriatico_news_x_10975.html?utm_source=newsletter&utm_medium=email&utm_campaign=newsletter_chimici_7_23_02_2012

DiGiovanna Di Mauro

27.02.2012 Sistri parte il 30 giugno 2012

Confermata dall’approvazione definitiva della legge di conversione del Dl 216/2011 (cd. “Milleproroghe”) avvenuta il 23 febbraio 2012 la proroga al 30 giugno 2012 degli adempimenti operativi del nuovo sistema di tracciamento telematico dei rifiuti.
Con l’atteso placet della Camera dei Deputati slittano al 30 giugno 2012 sia la partenza degli adempimenti operativi Sistri per i medio-grandi gestori di rifiuti (in luogo del 2 aprile 2012 fissato dall’originaria formulazione del Dl 216/2011) sia la partenza degli adempimenti per i piccoli produttori di rifiuti pericolosi, che dovranno da un futuro Dm Ambiente essere fissati solo dopo tale data (in luogo del termine del 1° giugno 2012 stabilito dal Dl 70/2011).
Fonte: http://www.reteambiente.it/news/16250/sistri-si-parte-il-30-giugno-2012/

DiGiovanna Di Mauro

27.02.2012 Regione Sicilia: Linee guida per la sicurezza dei lavoratori esposti ad amianto

La Regione Sicilia ha pubblicato le “Linee guida sulle misure di tutela della salute e sicurezza dei lavoratori esposti al rischio amianto durante i lavori di manutenzione, rimozione dell’amianto o dei materiali contenenti amianto, smaltimento e trattamento dei relativi rifiuti, nonché di bonifica delle aree interessate”


Sulla Gazzetta Ufficiale della Regione Sicilia di venerdì 17 febbraio 2012, parte prima, Anno 66° – Numero 7, sono state pubblicate le “Linee guida sulle misure di tutela della salute e sicurezza dei lavoratori esposti al rischio amianto durante i lavori di manutenzione, rimozione dell’amianto o dei materiali contenenti amianto, smaltimento e trattamento dei relativi rifiuti, nonché di bonifica delle aree interessate”.
Le imprese che intendono svolgere le mansioni sopra elencate devono ovviamente adeguare la propria attività a quanto previsto dal titolo IX – capo III del D.Lgs. n. 81/2008 e s.m.i.,  ovvero adempiere a quanto previsto dalle disposizioni del Testo unico sulla sicurezza sul lavoro in merito a “Protezione dai rischi connessi all’esposizione all’amianto”.
Il datore di lavoro, in caso di sussistenza del rischio, procede, ai sensi degli artt. 28 e 249 del D.Lgs. n. 81/2008, alla valutazione dei rischi dovuti alla polvere proveniente dall’amianto e dai materiali contenenti amianto, al fine distabilire la natura e il grado dell’esposizione e le misure preventive e protettive da attuare. Le situazioni che si possono presentare sono le seguenti:

  1. lavori non soggetti a “notifica” ex art. 250 del D.Lgs.n. 81/2008;
  2. lavori soggetti a “notifica” ex art. 250 del D.Lgs. n.81/2008,
  3. lavori soggetti a presentazione del “piano di lavoro” ex art. 256 del D.Lgs. n. 81/2008.

Nelle linee guida vengono riportate le modalità di intervento in base alla situazione riscontrata.
I lavoratori adibiti alle attività riguardanti l’amianto devono essere formati e mostrare di essere in possesso di attestato di formazione professionale previsto dall’art. 10, comma 2, lettera h), della legge 27 marzo 1992, n. 257. I corsi didattici dovranno seguire quanto previsto dal decreto dell’assessorato alla sanità Regione siciliana n. 9386 del 22 dicembre 2006 e dal decreto dell’assessorato alla salute Regione siciliana n. 1866/10 del 22 luglio
2010.

Costituito a tale scopo dalla Regione il “Registro regionale dei soggetti abilitati alle attività di rimozione, smaltimento e bonifica dell’amianto”.

FONTE:

Fonte:http://www.aggiornamentonormativo.com/news/2012/2/sicilia-sicurezza-amianto-634.aspx?utm_source=newsnormative&utm_medium=email&utm_content=AgileIdea&utm_campaign=AgileCHECKER