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Il controllo delle emissioni gassose riveste un importanza fondamentale nella vita di impianti termici industriali in quanto un’eventuale difformità alle prescrizioni può comportare ripercussioni molto decise.
La Norma UNI EN 14181:2005 è l’indispensabile punto di partenza per poter capire la nuova e complessa struttura normativa relativa al monitoraggio delle emissioni gassose. Essa è infatti propedeutica alla comprensione delle numerose norme del settore e offre le chiavi di lettura necessarie per adempiere alle richieste delle direttive europee.
Obiettivi
Il corso ha lo scopo di illustrare la norma UNI EN 14181:2005 nella sua complessa articolazione. In particolare si cercherà di mostrare le ripercussioni di tale norma sugli aspetti pratici legati alla scelta, all’installazione ed al mantenimento di un moderno sistema di controllo automatico delle emissioni gassose.
Destinatari
Il corso si rivolge a coloro che installano, gestiscono e controllano sistemi di monitoraggio delle emissioni gassose come laboratori di analisi, gestori di impianti termici industriali (termoelettrici, di termovalorizzazione, petrolchimici) enti di controllo, Pubblica Amministrazione.
scarica la locandina dal link Locandina_Acustica_Livello_esposizione_al_rumore
Nel 2011 è stata pubblicata la norma UNI EN ISO 9612 relativa all’esposizione al rumore negli ambienti di lavoro ed è stata conseguentemente aggiornata la norma UNI 9432. Queste norme, molto importanti per l’applicazione del D. Lgs. 81/2008 in tema di rischio da rumore, si accompagnano alla UNI /TR 11347:2010 dedicata ai criteri per la predisposizione dei programmi aziendali di riduzione dell’esposizione al rumore. E’ giunta inoltre quasi alla fine del suo iter anche la norma sulla valutazione dell’esposizione al rumore dei lavoratori che operano con apparati telefonici.
Il corso si propone di presentare tutti i documenti UNI relativi alla valutazione dell’esposizione a rumore dei lavoratori, analizzandoli soprattutto per gli aspetti ritenuti più critici (es. campionamento, incertezza, otoprotettori). Vengono inoltre spiegati i criteri per la stesura di un corretto programma aziendale di riduzione dell’esposizione al rumore.
Responsabili e addetti dei sistemi di prevenzione e protezione, tecnici esperti in acustica, tecnici degli enti di vigilanza, rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza.
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Dagli studi più recenti emerge che l’opinione pubblica italiana manifesta una sensibilità crescente nei confronti della salvaguardia dell’ambiente e, nel particolare caso dell’imballaggio, valuta la sua sostenibilità.
Frequentemente, tuttavia, le opinioni espresse dai media sembrano non considerare che il mondo dell’imballaggio è soggetto a disposizioni di legge che ne regolano il rapporto con l’ambiente e richiedono, in definitiva, la riduzione dell’utilizzo delle risorse nel momento della progettazione e il loro recupero nella fase post-consumo.
Già oggi, moltissimi imballaggi sono realizzati con la minore quantità di materiale possibile senza che questo ne infici la funzione e sono tanti anche gli imballaggi che vengono recuperati quando diventano un rifiuto/risorsa, al termine di un compito svolto in genere egregiamente.
La continua evoluzione verso soluzioni di imballaggio sempre più sostenibili è voluta dalla legge, ma è anche l’espressione della natura stessa delle aziende che determinano la scelta dell’imballaggio: quelle che lo utilizzano per riempirlo con i loro prodotti e quelle che lo realizzano. Infatti, anche il packaging è sottoposto alla più classica delle richieste economiche: fare di più con meno.
Se le disposizioni e l’economia orientano l’imballaggio verso una sempre maggiore sostenibilità, quale altro fenomeno può aiutare le aziende a rendere questo processo continuativo nel tempo ? Certamente il sapere tecnico specifico.
Questo documento è, in effetti , un contributo al sapere tecnico per tutti coloro che desiderino affrontare il tema della realizzazione di imballaggi sostenibili con un approccio scientifico.
Il pratico sistema delle domande e delle risposte permette ai vari soggetti della filiera, che definiscono l’imballaggio, di stabilire se i loro imballaggi possiedano le caratteristiche ambientali richieste dalla legge.
Inoltre, adottando i suggerimenti che sono espressi in questo manuale, i tecnici hanno la possibilità di dimostrare le motivazioni delle loro scelte e di conseguenza possono verificarne la validità nel tempo, mirando al miglioramento continuo.
Tutte le aziende che producono e utilizzano imballaggi farebbero bene a dotarsi di questo strumento, in particolare le PMI per le quali è stato primariamente pensato.
Scarica la locandina al link Locandina_Applicare_i_modelli_Dlgs_231
I modelli sulla responsabilità amministrativa, i programmi per la conformità (compliance programme) hanno l’obiettivo di ridurre i rischi, tutelare il valore delle aziende e gestire la responsabilità dei manager. In Italia tali aspetti sono regolati dal D. Lgs 231/01 che introduce nel nostro ordinamento la responsabilità “penale” diretta delle imprese e delle organizzazioni e si affianca a quella delle persone singole. Questo significa che, se si verificano specifici reati, anche l’impresa può subire sanzioni, come l’interdizione dagli appalti o la sospensione delle licenze o dell’attività. I reati inclusi nel decreto riguardano aspetti come la sicurezza sui luoghi di lavoro, l’ambiente, la corruzione nelle gare pubbliche, la redazione del bilancio, la frode in commercio, il copyright. Il decreto, quindi, coinvolge tutte le imprese anche quelle di minori dimensioni.
Applicare i modelli organizzativi previsti dal D. Lgs 231/01 permette di ridurre responsabilità e rischi: ogni azienda deve perciò verificare seriamente i benefici derivanti da una corretta applicazione sia in termini di opportunità di lavoro (per es. appalti pubblici) sia di responsabilità.
Fornire sia al vertice aziendale (soprattutto nelle PMI) sia ai vari settori organizzativi (qualità, ambiente, sicurezza sul lavoro, legale o amministrativo) le conoscenze per definizione dei modelli richiesti dal decreto 231 del 2001, in modo semplice e non burocratico ed integrabile agli altri sistemi di gestione presenti in azienda.
Il corso avendo un taglio pratico ed operativo, è adatto a coloro che devono applicare o controllare i modelli organizzativi previsti dal D. Lgs 231/01. Si rivolge quindi a: imprenditori, consulenti aziendali e di sistemi qualità, responsabili qualità e responsabili amministrativi, addetti alla sicurezza ed all’ambiente. Particolarmente adatto anche ai membri degli organismi di vigilanza e del collegio sindacale (per gli aspetti di analisi dei rischi e di presunzione della conformità).