Archivio mensile 16 Aprile 2012

DiGiovanna Di Mauro

Mud e “mudino”, si avvicina la scadenza del 30 aprile

di Lavinia Basso

È ormai prossimo il termine per l’invio del Mud, l’annuale comunicazione sui rifiuti prodotti e gestiti nel corso del 2011, la cui modulistica è stata modificata con Dpcm 23 dicembre 2011, e della dichiarazione Sistri, anch’essa relativa a tutto il 2011.
Per quanto riguarda il Mud, esso riguarda i rifiuti urbani, gli Aee/Raee, gli imballaggi e i veicoli fuori uso e conseguentemente obbligati alla sua redazione e invio sono, rispettivamente, i Comuni e le Comunità montane, i produttori di Aee, il Conai e i soggetti che hanno gestito veicoli nel corso del 2011.
La dichiarazione Sistri, cd. “mudino” il cui termine è stato prorogato al 30 aprile 2012 dal Dm 12 novembre 2011, riguarda anch’essa (viste le continue proroghe dell’operatività del Sistri) l’intero anno 2011 ma i soggetti tenuti a farla sono i produttori iniziali di rifiuti pericolosi, le imprese e gli enti che effettuano il recupero e lo smaltimento dei rifiuti, nonchè quelle che hanno prodotto rifiuti speciali non pericolosi (articolo 184, comma 3, lett. c), d) e g), Dlgs 152/2006).
documenti di riferimento

Dm Ambiente 12 novembre 2011
Dichiarazione Sistri (cd. “Mudino”) – Proroga dei termini
Dm Ambiente 17 dicembre 2009
Istituzione del sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti – Sistri
Legge 25 gennaio 1994, n. 70
Norme per la semplificazione degli adempimenti in materia ambientale, sanitaria e di sicurezza pubblica, nonché per l’attuazione del sistema di ecogestione e di audit ambientale
Dpcm 23 dicembre 2011
Approvazione del modello unico di dichiarazione ambientale (Mud) 2012
DiGiovanna Di Mauro

Gestione illecita di rifiuti, vertici colpevoli anche per semplice negligenza

di Alessandro Geremei

La responsabilità dei soggetti preposti alla direzione aziendale che non adottano le misure necessarie per evitare illeciti nella gestione dei rifiuti non deve necessariamente essere consapevole e volontaria.

Con questo richiamo alla sentenza 47432/2003, la Cassazione ha respinto il ricorso presentato da un amministratore delegato condannato — in concorso con l’altro amministratore delegato paritario — per l’illecito stoccaggio di rifiuti non pericolosi nel piazzale della sede legale dell’azienda (sentenza 5033/2012).

Gli argomenti difensivi incentrati sulla differente ripartizione “di fatto” delle attribuzioni interne e sulla assenza di valore certificativo della visura camerale utilizzata dal Tribunale, per la Suprema Corte, non consentono di superare il dato significativo della “posizione di assoluta parità dei due amministratori e dell’assenza di qualsivoglia documentata ripartizione interna delle competenze o delega di funzioni a terzi”.

documenti di riferimento

Sentenza Corte di Cassazione 9 febbraio 2012, n. 5033

Gestione non autorizzata di rifiuti – Articolo 256 del Dlgs 152/2006 – Responsabilità – Tutti i soggetti coinvolti nella produzione, distribuzione, utilizzo e consumo – Sussiste

Dlgs 3 aprile 2006, n. 152

Norme in materia ambientale – Stralcio – Gestione dei rifiuti, imballaggi e bonifica dei siti inquinati

Sentenza Corte di Cassazione 11 dicembre 2003, n. 47432

Mezzo appartenente ad una società guidato da un soggetto non identificato – Smaltimento illecito di rifiuti non pericolosi – Responsabilità dei soggetti preposti alla gestione dell’azienda – Sussiste

fonte http://reteambiente.it/news/16472/gestione-illecita-di-rifiuti-vertici-colpevoli-an/

DiGiovanna Di Mauro

In vigore legge di conversione Dl 5/2012 (“Semplificazioni”)

di Vincenzo Dragani

In vigore dal 7 aprile 2012 la legge di conversione del Dl 5/2012 (cd. “Semplificazioni”) che, modificando le disposizioni del decreto d’urgenza, rende più  oneroso il trasporto transfrontaliero di rifiuti.
In particolare, la legge 35/2012 (GU del 6 aprile) stabilisce che le imprese che effettuano il trasporto transfrontaliero di rifiuti, fra i quali quelli da imballaggio, devono allegare per ogni spedizione una dichiarazione dell’autorità del Paese di destinazione dalla quale risulti che nella legislazione nazionale non vi siano norme ambientali meno rigorose di quelle previste dal diritto dell’Unione europea, ivi incluso un sistema di controllo sulle emissioni di gas serra, e che l’operazione di recupero nel Paese di destinazione sia effettuata con modalità equivalenti, dal punto di vista ambientale, a quelle previste dalla legislazione in materia di rifiuti del Paese di provenienza.
documenti di riferimento

Legge 4 aprile 2012, n. 35
Conversione in legge del Dl 5/2012 (“Semplificazioni”) – Misure in materia di rifiuti, appalti, energia, tutela dell’aria, territorio
Dl 9 febbraio 2012, n. 5
Decreto-legge “Semplificazioni” – Stralcio – Misure in materia di rifiuti, appalti, energia, tutela dell’aria, territorio
DiGiovanna Di Mauro

Detergenti e tensioattivi, nuovi divieti per il fosforo

di Lavinia Basso

Scatterà il 30 giugno 2013 il divieto di immissione sul mercato di detersivi per bucato con concentrazione di fosforo uguale o superiore a 0,5 g nella quantità indicata per l’utilizzo nel ciclo standard di lavaggio, previsto dalregolamento 259/2012/Ce del 14 marzo 2012.
Il nuovo regolamento, che interviene con alcune modifiche sulregolamento 31 marzo 2004, n. 648/2004/Ce in materia di detergenti stabilisce, tra le altre cose, che sull’etichetta dovrà essere riportata, a prescindere dalla concentrazione, la presenza di enzimi, disinfettanti, sbiancanti ottici e profumi.
Dovranno inoltre essere riportati, se in concentrazione superiore allo 0,2%, tutti i fostati e i tensioattivi, gli sbiancanti a base di ossigeno e di cloro (responsabili della formazione di composti organici del cloro particolarmente tossici, che entrano nella catena alimentare accumulandosi nei tessuti adiposi degli animali per giungere fino all’uomo) e gli zeoliti (che si depositano sul fondo dei corpi idrici impedendo la crescita di fauna e flora acquatica).
documenti di riferimento

Regolamento Parlamento europeo e Consiglio Ue 259/2012/Ue
fosfati e di altri composti del fosforo nei detergenti per bucato – Modifica al regolamento 648/2004/Ce