Archivio giornaliero 21 Maggio 2012

DiGiovanna Di Mauro

Gas fluorurati: attuato il Regolamento europeo

Pubblicato il DPR che disciplina le modalità di attuazione del Reg.(CE) n. 842/2006


Il Decreto Presidente Repubblica n° 43 del 27/01/2012 ” Regolamento recante attuazione del regolamento (CE) n. 842/2006 su taluni gas fluorurati ad effetto serra“, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 93 del 20/04/2012, disciplina le modalità di attuazione del Regolamento (CE) n. 842/2006 e dei regolamenti della Commissione europea di esecuzione dello stesso con riferimento a:
a)       l’individuazione delle autorità  competenti di cui agli articoli 3, paragrafo 6, e 6, paragrafo 1, del regolamento (CE) n. 842/2006;
b)       le procedure per la designazione degli organismi di certificazione e valutazione delle persone e delle imprese di cui agli articoli 10 e 11 del regolamento (CE) n. 303/2008, agli articoli 10 e 11 del regolamento (CE) n. 304/2008, agli articoli 5 e 6 del regolamento (CE) n. 305/2008 e agli articoli 4 e 5 del regolamento (CE) n. 306/2008;
c)       le procedure per la designazione degli organismi di attestazione delle persone di cui all’articolo 3 del regolamento (CE) n. 307/2008;
d)       il rilascio dei certificati provvisori alle persone e alle imprese di cui agli articoli 6 e 9 del regolamento (CE) n. 303/2008 e agli articoli 6 e 9 del regolamento (CE) n. 304/2008;
e)       l’acquisizione dei dati sulle emissioni di cui all’articolo 6, paragrafo 4, del regolamento (CE) n. 842/2006;
f)         i registri di cui all’articolo 10, paragrafo 3, del regolamento (CE) n. 303/2008, all’articolo 10, comma 3, del regolamento (CE) n. 304/2008, all’articolo 5, paragrafo 3, del regolamento (CE) n. 305/2008 e all’articolo 4, paragrafo 3, del regolamento (CE) n. 306/2008;
g)       l’etichettatura delle apparecchiature di cui all’articolo 7 del regolamento (CE) n. 842/2006.


fonte http://www.aggiornamentonormativo.com/news/2012/5/gas-fluorurati-847.aspx?utm_source=newsnormative&utm_medium=email&utm_content=AgileIdea&utm_campaign=AgileCHECKER

DiGiovanna Di Mauro

Corso Classificazione, Caratterizzazione, Analisi dei rifiuti. H14 a ADR. Significato, aspetti tecnici e giuridici, ruoli e responsabilità dei diversi soggetti coinvolti

Milano, lunedì 18 giugno 2012
Atahotel Executive
Via Luigi Sturzo 45

scarica il pdf (.pdf, 64 KB)

Relatori:
Loredana Musmeci (Capo Dipartimento Ambiente e Prevenzione primaria Istituto Superiore di Sanità – ISS)

Claudio Rispoli (Chimico – Esperto Adr)
All’incontro sarà presente Pasquale Fimiani, Sostituto Procuratore Generale presso la Corte di Cassazione, stante l’inerenza degli argomenti trattati dai relatori con i contenuti della rubrica “Focus 231Ambiente” curata dall’Autore nella Rivista “Rifiuti-Bollettino di informazione normativa” e nella quale saranno ripresi e sviluppati gli spunti di riflessione emersi nel dibattito.
Coordinamento scientificoPaola Ficco
Il Seminario sulle analisi dei rifiuti, che ha avuto una consistente partecipazione di pubblico lo scorso anno, viene riproposto con un taglio leggermente diverso e con alcuni nuovi contenuti. Saranno anche presentate ed approfondite le nuove disposizioni introdotte dal DL 2/2012 (convertito in legge 28/2012) in ordine all’attribuzione della caratteristica di pericolo H14 mediante i criteri ADR.
Presentazione del Seminario
Quel rifiuto è veramente non pericoloso? L’analisi che mi viene fornita è sufficiente? Le caratteristiche di pericolo sono quelle giuste? Quando si deve fare l’analisi? Cos’è la caratterizzazione dei rifiuti?  Queste e numerose altre, sono domande molto frequenti e le risposte sono diversificate e piuttosto complesse; infatti, in tema di rifiuti, la classificazione,  la caratterizzazione e le analisi, sono ancora fonte di considerevoli difficoltà applicative e di “letture” disomogenee che spesso conducono a prassi operative o superficiali o inutilmente cautelative. Spesso vengono anche trascurate le conseguenze che determinano nelle fasi di deposito temporaneo e di gestione successiva, così come è frequente la confusione dei ruoli (chi deve fare cosa) e delle conseguenti responsabilità. E’ pertanto opportuno focalizzarne il significato, delineando chiaramente anche i compiti e le relazioni delle figure coinvolte: da una parte i fornitori di servizi di analisi e caratterizzazione, dall’altra i committenti,  produttori dei rifiuti e  gestori, senza dimenticare gli eventuali ulteriori  terzi “utilizzatori”.
Il corso intende evidenziare alcune criticità caratteristiche del complesso sistema di classificazione dei rifiuti vigente e più precisamente:

  • le difficoltà di applicazione  e le ambiguità dei criteri di classificazione vigenti;
  • le competenze interdisciplinari necessarie  per procedere ad una corretta classificazione/caratterizzazione/analisi dei rifiuti, raramente possedute dai produttori;
  • gli aspetti inerenti le responsabilità a carico sia degli esecutori delle analisi sia dei committenti che poi le utilizzano nella gestione dei rifiuti;
  • le problematiche inerenti il campionamento, per il quale esistono ben note norme tecniche, che non sono però sempre applicabili a tutti i rifiuti;
  • il delicato equilibrio che si deve raggiungere tra conformità normativa, aspetti tecnico-scientifici e costi; le evidenti ricadute determinate dagli esiti delle analisi/caratterizzazioni.

Saranno quindi suggeriti percorsi operativi utili anche per fruire meglio di queste documentazioni e per comprenderne appieno la portata sia dal punto di vista gestionale sia come strumento di tutela.
Destinatari
Il corso è destinato in particolare a: Professionisti titolari di laboratori di analisi, Consulenti ambientali, Responsabili delle aziende che effettuano attività di produzione, trasporto, recupero e smaltimento dei rifiuti.
Inoltre, potranno trovare interesse le figure professionali incaricate di gestire le problematiche legislative e quelle inerenti Qualità e Ambiente presso Enti pubblici competenti o Autorità di controllo.
Attestato
Alla fine del Seminario verrà rilasciato ai Partecipanti un attestato di frequenza.
Prerequisiti
Non è un corso di base, pertanto la disponibilità di una consolidata esperienza e della conoscenza delle principali disposizioni normative inerenti i rifiuti sono dei requisiti indispensabili per seguire il corso.
Programma della giornata

(l’ordine degli argomenti è puramente indicativo)
Ore 9:00 – Registrazione dei partecipanti
Ore 9:30
Claudio Rispoli
Classificazione, caratterizzazione e analisi dei rifiuti: aspetti di sistema, quadro normativo di riferimento

  • LE DOCUMENTAZIONI

Tratti comuni
I rapporti con la committenza
La “valenza” delle documentazioni

  • LA CLASSIFICAZIONE DEI RIFIUTI: QUADRO NORMATIVO DI RIFERIMENTO
  • Principi generali: il quadro normativo
  • Le frasi di rischio; classificazione ed etichettatura, esempi
  • L’attribuzione delle “H”; rapporti con altre norme, tabella; ricadute gestionali, esempi
  • Le “H” ed i criteri di miscelazione

Ore 11:00 – Pausa caffè

  • LA CARATTERIZZAZIONE DEI  RIFIUTI
  • Caratterizzazione dei rifiuti: cos’è, esempi
  • LE ANALISI DEI RIFIUTI
  • Premessa
  • I rapporti con la committenza
  • I contenuti
  • La scelta dei parametri
  • La presentazione dei dati
  • Analisi sì/no, campionamento
  • LA REALTA’ OPERATIVA
  • La situazione
  • Strumenti, esempi

Question time
Ore 13:00 – Colazione di lavoro
Ore 13:45
Loredana Musmeci
Le analisi sui rifiuti: casi specifici e recenti sviluppi

  • La classificazione dei rifiuti contenenti idrocarburi.
  • I nuovi criteri di classificazione per la caratteristica di pericolo Ecotossico H14.
  • Criteri per i rifiuti che evidenziano pH estremi.

Ore: 15:30
Le analisi sui rifiuti: i certificati e le responsabilità

  • Certificato di analisi: quando è considerato falso.
  • Riparto di responsabilità tra laboratorio di analisi e azienda in caso di falso certificato di analisi.
  • Rapporti contrattuali tra laboratorio di analisi ed azienda committente.
  • Possibili cautele nella caratterizzazione dei rifiuti e le “prassi virtuose”.

Question time
Ore: 17:30 Chiusura dei lavori


Quota di adesione
ISCRIZIONE AL SEMINARIO

Euro 400,00 + iva euro 84,00
La quota comprende: materiale di supporto, attestato di partecipazione, colazione di lavoro
cart aggiungi al carrello

Sconti

è previsto lo sconto del 10% per:
— iscrizioni multiple (più operatori della stessa struttura)
— abbonati alla rivista “Rifiuti – Bollettino di informazione normativa”
— abbonati al servizio “Rifiuti on-line”
— abbonati al servizio “Osservatorio di normativa ambientale”
— abbonati al servizio “Adempimenti Ambientali”
— abbonati a “Gestione Rifiuti — sistema di software gestionali”
cart aggiungi al carrello
Gli sconti non sono cumulabili


Chiusura delle iscrizioni: lunedì 11 giugno
Iscrizione dopo tale data: possibile solo previo contatto telefonico con la Segreteria
02.45487380 (numero diretto)
02.45487277 (centralino)
La quota di adesione deve essere versata all’atto dell’iscrizione.
Modalità d’iscrizione
L’iscrizione può essere effettuata anche:
prendendo contatti telefonici

linea diretta 0245487380
centralino 02 45487277
inviando un fax 02 45487333
inviando una e-mailsegreteria.formazione@reteambiente.it
Modalità di disdetta
Il diritto di recesso potrà essere esercitato fino a 7 giorni lavorativi (sabato compreso) prima della data del seminario e darà diritto al rimborso completo della quota di adesione. Oltre tale limite, e fino al giorno precedente il seminario, il partecipante potrà recedere riconoscendo a Edizioni Ambiente un corrispettivo del 25% della quota di adesione. Dopo tale data, qualunque ulteriore rinuncia non darà diritto ad alcun rimborso.
Il recesso dovrà essere comunicato via fax alla Segreteria Organizzativa (02 45487333).

È invece possibile sostituire in qualsiasi momento il partecipante al seminario, previa comunicazione del nuovo nominativo alla segreteria organizzativa.

DiGiovanna Di Mauro

Sostanze chimiche nocive, Italia accelera su controllo

fonte http://reteambiente.it/news/16692/sostanze-chimiche-nocive-italia-accelera-su-contr/
di Lavinia Basso
Cancellato il limite massimo del 20% delle risorse nazionali disponibili da utilizzare come incentivi per programmi che sostituiscono e/o eliminano da processi e prodotti le sostanze chimiche “preoccupanti”.
Tale modifica è stata apportata dal decreto MinSviluppo 26 aprile 2012con il quale è stato variato il Dm 13 marzo 2009 che reca programmi di sviluppo sperimentale riguardanti innovazioni di prodotto e/o di processo volte a sostituire e/o eliminare dai prodotti le sostanze chimiche “estremamente preoccupanti”, di cui al regolamento Reach (1907/2006/Ce).
Ricordiamo che scopo prioritario del Dm 13 marzo 2009 è quello di rafforzare la protezione della salute umana e dell’ambiente dagli effetti nocivi di talune sostanze chimiche, in particolare di quelle identificate come “estremamente preoccupanti” dall’articolo 57 del Reach, attraverso incentivi a programmi di sviluppo e innovazione in tal senso; le risorse disponibili sono 80 milioni di euro.
documenti di riferimento

Regolamento Parlamento europeo e Consiglio Ue 1907/2006/Ce
Programma “Reach” – Registrazione, valutazione, autorizzazione e restrizione delle sostanze chimiche
Dm Sviluppo 13 marzo 2009
Innovazioni di prodotto e/o di processo volte a sostituire e/o eliminare le sostanze chimiche estremamente preoccupanti
Dm Sviluppo economico 26 aprile 2012
Reach – Sostanze chimiche “estremamente preoccupanti” – Modifica articolo 3, comma 3, Dm 13 marzo 2009
DiGiovanna Di Mauro

Emissioni, autorizzazione necessaria per modifiche sostanziali a impianto

fonte http://reteambiente.it/news/16671/emissioni-autorizzazione-necessaria-per-modifiche/
di Francesco Petrucci
Ai sensi dell’articolo 269, Dlgs 152/2006 la modifica sostanziale dello stabilimento che comporti variazione delle emissioni in atmosfera è soggetta ad autorizzazione. Lo ha ricordato la Cassazione, sentenza 23 aprile 2012, n. 15500.
I Supremi Giudici hanno confermato la condanna inflitta dal Tribunale al ricorrente per il reato di cui agli articoli 269 e 279 Dlgs 152/2006 per avere installato un impianto di verniciatura comportante emissioni in atmosfera senza autorizzazione. In primo luogo indipendentemente dalla messa in funzione, è reato la semplice installazione senza autorizzazione (articolo 279, comma 1).
In secondo luogo, se è vero che dopo le modifiche all’articolo 269, Dlgs 152/2006 ex Dlgs 128/2010 non è di per sé soggetta ad autorizzazione l’installazione o modifica del singolo impianto nell’ambito dello stabilimento, va invece autorizzata comunque una modifica sostanziale che determini una variazione delle emissioni, quindi anche l’installazione di un singolo impianto dello stabilimento se provoca tale modifica, come nel caso di specie.
documenti di riferimento

Sentenza Corte di Cassazione 23 aprile 2012, n. 15500
Emissioni in atmosfera – Modifica sostanziale a un impianto – Variazione delle emissioni – Autorizzazione – Necessità – Realizzazione senza autorizzazione -Reato – Sussiste