Archivio mensile 30 Giugno 2012

DiGiovanna Di Mauro

Sospensione dell’operatività del Sistri fino al termine massimo del 30 giugno 2013

È stato pubblicato sulla Gu del 26 giugno 2012 il decreto-legge 22 giugno 2012, n. 83, recante “Misure urgenti per la crescita del Paese”, che prevede la sospensione dell’operatività del Sistri fino al termine massimo del 30 giugno 2013.
In base all’articolo 52 del Dl 83/2012, che entra in vigore lo stesso giorno della pubblicazione in Gu, “Allo scopo di procedere (…) alle ulteriori verifiche amministrative e funzionali del Sistema di controllo della Tracciabilità dei Rifiuti (…) il termine di entrata in operatività del Sistema Sistri (…) è sospeso fino al compimento delle anzidette verifiche e comunque non oltre il 30 giugno 2013, unitamente ad ogni adempimento informatico relativo”. Lo stesso provvedimento stabilisce altresì la sospensione del pagamento dei contributi dovuti dagli utenti per l’anno 2012.
Il tracciamento dei rifiuti, specifica l’articolo 52 del provvedimento, continua ad essere quello previsto dalla disciplina recata dagli articoli 190 (registri di carico e scarico) e 193 (formulario di trasporto) del Dlgs 156/2006 e relativo regime sanzionatorio, nella versione precedente all’entrata in vigore delle modifiche introdotte dal Dlgs 205/2010.
fonte http://www.ordinechimicisiracusa.it/sito/wp-admin/post-new.php

DiGiovanna Di Mauro

Trattamento dell’acqua potabile: regole e norme tecniche per la tutela dei consumatori

La riscoperta dell’acqua del rubinetto – dovuta anche all’attuale congiuntura economica che fa stringere i cordoni della borsa alle famiglie italiane –  sta registrando un incremento senza precedenti. Secondo una ricerca di Aqua Italia (l’associazione che raggruppa le aziende del settore del trattamento dell’acqua) commissionata all’Istituto indipendente CRA (Customized Research & Analysis) riguardante appunto la propensione degli italiani a bere acqua del rubinetto,  il 75,5% della popolazione sceglie l’acqua a “km zero” confermando il trend positivo rilevato nelle precedenti edizioni dell’indagine.
Sempre più frequentemente, inoltre, gli italiani decidono di “trattare” l’acqua del rubinetto affidandosi ad apparecchiature e sistemi per la sua depurazione: impianti a osmosi inversa, filtri per il cloro, addolcitori e caraffe filtranti. Tutti questi dispositivi possono ora finalmente contare su regole certe.
Dal 23 marzo scorso, infatti, in seguito all’entrata in vigore del Decreto del Ministero della Salute 25/2012 sulle “Disposizioni tecniche concernenti apparecchiature finalizzate al trattamento dell’acqua destinata al consumo umano”, i consumatori hanno maggiori garanzie di acquistare impianti, sistemi e apparecchi sicuri e – soprattutto – efficaci, anche grazie all’aiuto delle norme tecniche.
Il nuovo Decreto prevede infatti che tutte le apparecchiature immesse sul mercato debbano essere accompagnate da manuali di istruzioni per l’uso e la manutenzione molto chiari e precisi, e che la pubblicità non potrà in alcun modo essere ingannevole esaltando depurazioni inesistenti o improbabili miglioramenti della qualità dell’acqua.
Addio alle dichiarazioni generiche: il materiale informativo dovrà aiutare i consumatori ad effettuare scelte consapevoli. Potranno infatti essere immesse sul mercato solo apparecchiature che assicurino – per tutto il loro ciclo di vita – le prestazioni dichiarate. Inoltre, nella documentazione che accompagna il prodotto, i riferimenti alle prestazioni devono riguardare “esclusivamente sostanze e/o elementi e/o parametri biologici testati sperimentalmente, ovvero essere documentati da letteratura comunemente accettata a livello internazionale” (ad esempio le norme tecniche europee EN e linee guida OMS). Infine l’installazione degli apparecchi dovrà essere effettuata da imprese abilitate che dovranno rilasciare un’apposita dichiarazione di conformità.
Proprio a livello di normazione tecnica da anni si registra un’intensa attività tesa a garantire la qualità e la sicurezza di queste apparecchiature, che ha portato alla pubblicazione di una serie di norme tecniche europee – adottate in Italia dall’UNI – che coprono tutti i requisiti prestazionali, di sicurezza e i metodi di prova di queste apparecchiature.
Citiamo ad esempio la norma UNI EN 13443 sui filtri meccanici, la UNI EN 14743 sugli addolcitori, la UNI EN 14812 sui sistemi per il dosaggio dei prodotti chimici e la UNI EN 15219 sui dispositivi di rimozione dei nitrati.
A queste norme di prodotto va aggiunta la UNI EN 15161 che definisce i requisiti di installazione, di verifica della funzionalità durante l’esercizio, di gestione della manutenzione e della riparazione degli apparecchi per il trattamento domestico dell’acqua.
Queste ed altre norme (vedi tabella >>) sono state elaborate dal comitato tecnico europeo CEN/TC 164 “Water Supply” al quale l’Italia partecipa con i propri esperti per pervenire alla definizione di documenti tecnici riconosciuti e condivisi.
Secondo Lorenzo Tadini – presidente di Aqua Italia – “le norme tecniche europee costituiscono degli affidabili metodi di prova per le prestazioni delle apparecchiature di trattamento dell’acqua garantendo così l’installatore, il manutentore ma soprattutto il cliente finale, circa la qualità e l’affidabilità dei prodotti acquistati. Nella fase di sviluppo delle norme tecniche sopra citate si è posta particolare attenzione alla durata, resistenza e sicurezza dei prodotti senza dimenticare aspetti economici e di crescente interesse quali ad esempio una attenzione particolare alla riduzione del consumo di acqua e rigeneranti”.

DiGiovanna Di Mauro

Corso UNI a milano il 9 luglio pv: sistemi per il controllo di fumo e calore, la nuova UNI 9494-1

La UNI 9494-1:2012 è la prima di una serie di norme relative ai sistemi per il controllo di fumo e calore (“Progettazione e installazione dei Sistemi di Evacuazione Naturale di Fumo e Calore”).
Questa norma tecnica costituisce un’importante novità per la progettazione e la realizzazione a regola d’arte di questi impianti, fornendo nuove indicazioni al fine di installarli e renderli operativi in sicurezza.
Il documento si inserisce in un quadro normativo articolato e rappresenta uno strumento fondamentale per applicare le regole tecniche di prevenzione incendi per le attività commerciali soggette al decreto 27 luglio 2010 (prevenzione incendi per la progettazione, costruzione ed esercizio delle attività commerciali con superficie superiore a 400 mq).
La norma contiene, oltre ai criteri di dimensionamento e scelta dei componenti, una descrizione dettagliata della documentazione da predisporre in fase di progettazione e dopo l’esecuzione dell’opera.
Il corso (vedi scheda >>) organizzato da UNI, in calendario a Milano lunedì 9 luglio, si propone di fornire gli strumenti e le informazioni necessarie per utilizzare correttamente la parte 1 della nuova norma UNI 9494. Verrà evidenziato il cambiamento rispetto alla norma precedente e si metteranno in luce i punti di integrazione e convergenza con altre norme di settore.
Verranno inoltre fornite indicazioni riguardanti le più importanti norme europee e le principali disposizioni legislative italiane al fine di evidenziare l’importanza della sua applicazione.

DiGiovanna Di Mauro

Scoperto super materiale che riesce a essere carico allo stesso tempo elettricamente e magneticamente

Fino ad ora si sapeva che un materiale può essere polarizzato magneticamente oppure elettricamente, ma mai contemporaneamente entrambe le cose. Fino ad ora, appunto, poiché una nuova ricerca del Niels Bohr Institutedell’Università di Copenhagen ha permesso di scoprire unsuper-materiale che riesce a essere carico allo stesso tempo elettricamente e magneticamente, aprendo nuove possibilità nella realizzazione di nuove tipologie di sensori.
La scoperta, pubblicata su Nature Materials, realizza praticamente una tipologia di studio già inaugurata negli anni Sessanta, quando ricercatori sovietici avevano scoperto materiali detti “multiferroici”, tuttavia irrealizzabili non esistendo una tecnologia adeguata.
Il materiale è un raro composto del ferro presente in natura, TbFeO3, studiato utilizzando una potente radiazione neutronica in un campo magnetico. Abbassando la temperatura a un livello vicino allo zero assoluto (-271 °C) si è scoperto che gli atomi del materiale si dispongono una struttura reticolare costituita da file di terbio separate da atomi di ferro e di ossigeno. Questi reticoli sono noti, ma non lo sono i loro domini magnetici, ossia le regioni in cui gli atomi hanno i loro momenti magnetici allineati e nello stesso verso. Normalmente, i domini si trovano disposto in modo confuso, ma in questo caso i ricercatori hanno osservato che si dispongono dritti come una freccia alla stessa distanza tra di loro. “Siamo rimasti sbalorditi quando abbiamo scoperto questo fenomeno”, ha spiegato Kim Lefmann, tra gli autori della ricerca.
Gli esperimenti compiuti presso il centro di ricerca neutronica Helmholtz-Zentrum a Berlino, in collaborazione con altri scienziati tedeschi e olandesi, hanno permesso di arrivare a comprenderele caratteristiche generali del materiale e un’immagine più precisa delle relazioni tra le sue proprietà fisiche e la struttura atomica. Secondo i modelli elaborati, le pareti di terbio interagiscono scambiandosi onde di spin (magnetismo), trasferite attraverso il reticolo magnetico del ferro. “Il risultato è qualcosa di simile a un potenziale di Yukawa, che conosciamo in fisica nucleare e delle particelle. In un certo senso, il materiale mostra le stesse forze che tengono insieme le particelle nel nucleo atomico”, ha spiegato Heloisa Bordallo, che ha partecipato allo studio. “È proprio questa interazione tra il metallo di transizione, il ferro, e un membro delle cosiddette terre rare, il terbio, che svolge un ruolo centrale per le proprietà magneto-elettriche del materiale”.
V.R.
fonte http://www.chimici.info/Il-materiale-carico-allo-stesso-tempo-elettricamente-e-magneticamente_news_x_11834.html?utm_source=newsletter&utm_medium=email&utm_campaign=newsletter_chimici_25_28_06_2012