Archivio giornaliero 16 Marzo 2013

DiGiovanna Di Mauro

Dichiarazione ambientale Mud – Scadenza 30 aprile 2013

Dichiarazione ambientale Mud – Scadenza 30 aprile 2013

  • fonte http://www.tecnici.it/dichiarazione-ambientale-mud-scadenza-0-aprile-0-_eventi_x_3037.html?utm_source=newsletter&utm_medium=email&utm_campaign=newsletter_tecnici_10_13_03_2013
Si terrà il 21 marzo 2013, presso la sede di Confindustria Firenze, un seminario informativo dedicato al tema “Dichiarazione ambientale Mud – Scadenza 30 aprile 2013”. L’evento è organizzato Confindustria Firenze, all’interno delle attività formative previste dal Progetto Green Economy.
Il Dpcm 20 dicembre 2012 (pubblicato sul Supplemento ordinario n. 213 alla Gazzetta ufficiale del 29 dicembre 2012), contiene la nuova modulistica da utilizzare per effettuare la dichiarazione entro il prossimo 30 aprile 2013.
Il nuovo Dcpm sostituisce il modello e le istruzioni contenute nel decreto precedente del 23 dicembre 2011, e sarà utilizzato per le dichiarazioni da presentare sino alla piena entrata in operatività delSistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti (Sistri).
Il provvedimento contiene diverse innovazioni rispetto a quanto precedentemente disposto: l’ introduzione dell’obbligo di indicare le giacenze dei rifiuti; si dispone che il produttore debba indicare la quantità di rifiuto che ha prodotto nell’anno di riferimento e che, al 31/12, non ha ancora avviato al recupero o allo smaltimento e tiene quindi in giacenza presso il sito dichiarante; gli autorottamatori e i gestori dei Raee dovranno comunicare le loro autorizzazioni; i trasportatori in conto proprio di pericolosi dovranno comunicare le quantità trasportate; gli impianti di trattamento e i centri raccolta dei Raee dovranno presentare un Mud a loro dedicato; chiunque sia in possesso di Certificazione Emas ed Iso 14001 dovrà segnare la data di certificazione ed il numero della certificazione; i gestori di impianti dovranno riportare i totali dei rifiuti avviati a recupero, separatamente da quelli avviati a smaltimento, con collegamento con altre schede occorre anche segnalare i mesi di attività dell’azienda.
Per informazioni e partecipazioni, visitare il sito di Confindustria Firenze.
DiGiovanna Di Mauro

MUD 2013 Una giornata di approfondimento e di pratica con l’Esperto

Milano, lunedì 8 aprile 2013

MUD 2013Una giornata di approfondimento e di pratica con l’Esperto

Relatore:
Daniele Bagon (Segretario Sezione Regionale Liguria Albo nazionale Gestori Ambientali)
Coordinamento scientificoPaola Ficco

programma

Milano, venerdì 19 aprile 2013

Bonifiche e materiali da scavo (comprese terre e rocce)
Modalità e criticità applicative del Dm 161/2012. Il coordinamento con la disciplina sulle bonifiche dei siti contaminati

Relatori:
Paola Ficco (Giurista ambientale)
Loredana Musmeci (Capo Dipartimento Ambiente e Prevenzione primaria Istituto Superiore di Sanità – ISS)
Coordinamento scientificoPaola Ficco

programma

Milano, lunedì 22 aprile 2013

Trasporto di rifiuti: il “Codice ambientale” non basta. Il regime delle responsabilità (penali e amministrative) per gli intermediari e i commercianti. Veicoli e trasporto. Albo nazionale gestori ambientali, per chi e come. Quando applicare l’ADR ai rifiuti. Documenti e procedure per autorizzare l’import e l’export di rifiuti alla luce del Regolamento (Ce) 1013/2006.

Prima giornata — Trasporto e ADR

Relatore:
Claudio Rispoli (Chimico – Esperto ADR)
Coordinamento scientificoPaola Ficco

programma

Milano, martedì 23 aprile 2013

Trasporto di rifiuti: il “Codice ambientale” non basta. Il regime delle responsabilità (penali e amministrative) per gli intermediari e i commercianti. Veicoli e trasporto. Albo nazionale gestori ambientali, per chi e come. Quando applicare l’ADR ai rifiuti. Documenti e procedure per autorizzare l’import e l’export di rifiuti alla luce del Regolamento (Ce) 1013/2006.

Seconda giornata — Albo gestori e import-export

Relatori

Eugenio Onori (Presidente del Comitato nazionale dell’Albo nazionale gestori ambientali)
Benedetta Bracchetti (Direttore dell’Ufficio Tutela dell’Ambiente, Sicurezza dei prodotti, Servizio metrico della Camera di commercio di Bolzano, Segretario della Sezione provinciale di Bolzano dell’Albo nazionale gestori ambientali)
Coordinamento scientificoPaola Ficco

programma
DiGiovanna Di Mauro

231: nuove responsabilità e nuove strategie di soluzione per gli impianti di trattamento dei rifiuti

231: nuove responsabilità e nuove strategie di soluzione
per gli impianti di trattamento dei rifiuti

Milano, giovedì 21 marzo 2013
Atahotel Executive
Via Luigi Sturzo 45

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Relatori:

Gabriele Taddia (Avvocato in Ferrara)

Andrea Sillani (Valutatore ambientale Certiquality certificato AICQ-SICEV)
Coordinamento scientificoPaola Ficco
Il seminario presenta e analizza due scenari fondamentali nella gestione complessiva di un impianto di trattamento dei rifiuti. Sono scenari divenuti di estrema attualità dopo la recente evoluzione della normativa in materia (Dlgs 231/2001) che ha introdotto i cosiddetti “reati ambientali presupposto” nella sfera delle responsabilità amministrative in capo a tali impianti.
Il primo di questi scenari riguarda le conseguenze cui un impianto di trattamento dei rifiuti risulta esposto nell’eventualità di commissione di reati ambientali presupposto ad opera dei suoi dipendenti.
Il seminario illustra, con esempi concreti, la variegata casistica dei reati ambientali presupposto imputabili all’azienda (gestione di impianti di recupero/smaltimento nel mancato rispetto delle autorizzazioni alla gestione, errata gestione del deposito temporaneo, commercio e intermediazione dei rifiuti senza iscrizione all’Albo Nazionale Gestori Ambientali; traffico illecito di rifiuti, e così via) e le sanzioni di tipo pecuniario ed interdittivo previste dal Dlgs 231/2001.
Il secondo scenario riguarda gli strumenti organizzativi che l’azienda può adottare per esimersi da tali responsabilità. E’ infatti la colpa dell’organizzazione – o deficit organizzativo – che attiva le responsabilità amministrative imputabili ad un impianto di trattamento dei rifiuti.
Questa parte, pertanto, affronta le principali fasi operative per la definizione/attuazione del modello organizzativo esimente, i suoi rapporti operativi con i sistemi di gestione ambientale ISO 14001-EMAS ed il ruolo richiesto all’Organismo di vigilanza in merito al funzionamento/osservanza del modello stesso. Anche in questo caso con ampio ricorso ad esempi pratici.
Il seminario, dunque, mettendo a confronto l’approccio giuridico con quello tecnico-operativo, si prefigge di indicare la strada per l’adozione di un efficace modello esimente dai reati ambientali presupposto, in grado di rafforzare la capacità organizzativa dell’azienda e conseguentemente eliminare – o quantomeno ridurre significativamente – il rischio di incorrere in sanzioni pecuniarie particolarmente gravose e, soprattutto, in sanzioni interdittive, come la sospensione/revoca dell’autorizzazione all’esercizio oppure l’esclusione da possibili agevolazioni e contributi.
Al termine di ogni sessione è lasciato ampio spazio per il confronto tra i partecipanti e i relatori.




Programma della giornata


Ore 9.00

Registrazione dei partecipanti
Ore 9.30
Gabriele Taddia
Il quadro di riferimento e le nuove responsabilità

  • I principi generali del Dlgs 231/2001 e le recenti novità (Dlgs 121/2011).
  • I “reati presupposto”, ambiente e sicurezza, per gli impianti di trattamento (trasporto, intermediazione e gestione in violazione alle norme vigenti; inquinamento, traffico illecito ecc.).
  • Le responsabilità dei diversi soggetti nella commissione dei reati presupposto.
  • Sanzioni pecuniarie, interdittive, confisca e pubblicazione della sentenza.
  • Il “Modello esimente”, idoneo a prevenire i reati presupposto.
  • Composizione e modalità operative dell’organismo di vigilanza.

Ore 11.30
Pausa caffè
Ore 11.45

  • Illustrazione pratica di casi concreti.
  • Quesiti e dibattito

Ore 12.30

Andrea Sillani
Il ruolo dei sistemi di gestione nella messa a punto del Modello esimente

  • La valenza esimente di ISO 14001, EMAS e degli altri sistemi della qualità.
  • Capacità organizzativa ed esclusione della responsabilità amministrativa.

Ore 13.30

Colazione di lavoro
Ore 14.30

  • Vantaggi e opportunità per un impianto certificato/registrato EMAS. Agevolazioni e incentivi per la registrazione ambientale.
  • Mappatura delle attività a rischio di commissione dei reati presupposto negli impianti di trattamento.
  • Ruoli e responsabilità: politica ambientale, codice di condotta, competenza, formazione e consapevolezza.
  • Controllo operativo ed auditing per attuare il Modello esimente: procedure, programmazione e nuove linee guida per gli audit.
  • Riesame periodico e modifica del modello organizzativo. Le informazioni validate della Dichiarazione ambientale.
  • Quesiti e dibattito

Ore 17.00

Chiusura dei lavori


Quota di adesione
ISCRIZIONE AL SEMINARIO

Euro 350,00 + iva euro 73,50
La quota comprende: materiale di supporto, attestato di partecipazione, colazione di lavoro
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Sconti

è previsto lo sconto del 10% per:
— iscrizioni multiple (più operatori della stessa struttura)
— abbonati alla rivista “Rifiuti – Bollettino di informazione normativa”
— abbonati al servizio “Rifiuti on-line”
— abbonati al servizio “Osservatorio di normativa ambientale”
— abbonati al servizio “Adempimenti Ambientali”
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Gli sconti non sono cumulabili


Chiusura delle iscrizioni: venerdì 15 marzo
Iscrizione dopo tale data: possibile solo previo contatto telefonico con la Segreteria
02.45487380 (numero diretto)
02.45487277 (centralino)
La quota di adesione deve essere versata all’atto dell’iscrizione.
Modalità d’iscrizione
L’iscrizione può essere effettuata anche:
prendendo contatti telefonici

linea diretta 0245487380
centralino 02 45487277
inviando un fax 02 45487333
inviando una e-mailsegreteria.formazione@reteambiente.it
Modalità di disdetta
Il diritto di recesso potrà essere esercitato fino a 7 giorni lavorativi (sabato compreso) prima della data del seminario e darà diritto al rimborso completo della quota di adesione. Oltre tale limite, e fino al giorno precedente il seminario, il partecipante potrà recedere riconoscendo a Edizioni Ambiente un corrispettivo del 25% della quota di adesione. Dopo tale data, qualunque ulteriore rinuncia non darà diritto ad alcun rimborso.
Il recesso dovrà essere comunicato via fax alla Segreteria Organizzativa (02 45487333).

È invece possibile sostituire in qualsiasi momento il partecipante al seminario, previa comunicazione del nuovo nominativo alla segreteria organizzativa.