231: nuove responsabilità e nuove strategie di soluzione
per gli impianti di trattamento dei rifiuti
Milano, giovedì 21 marzo 2013
Atahotel Executive
Via Luigi Sturzo 45
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Relatori:
Gabriele Taddia (Avvocato in Ferrara)
Andrea Sillani (Valutatore ambientale Certiquality certificato AICQ-SICEV)
Coordinamento scientifico: Paola Ficco
Il seminario presenta e analizza due scenari fondamentali nella gestione complessiva di un impianto di trattamento dei rifiuti. Sono scenari divenuti di estrema attualità dopo la recente evoluzione della normativa in materia (Dlgs 231/2001) che ha introdotto i cosiddetti “reati ambientali presupposto” nella sfera delle responsabilità amministrative in capo a tali impianti.
Il primo di questi scenari riguarda le conseguenze cui un impianto di trattamento dei rifiuti risulta esposto nell’eventualità di commissione di reati ambientali presupposto ad opera dei suoi dipendenti.
Il seminario illustra, con esempi concreti, la variegata casistica dei reati ambientali presupposto imputabili all’azienda (gestione di impianti di recupero/smaltimento nel mancato rispetto delle autorizzazioni alla gestione, errata gestione del deposito temporaneo, commercio e intermediazione dei rifiuti senza iscrizione all’Albo Nazionale Gestori Ambientali; traffico illecito di rifiuti, e così via) e le sanzioni di tipo pecuniario ed interdittivo previste dal Dlgs 231/2001.
Il secondo scenario riguarda gli strumenti organizzativi che l’azienda può adottare per esimersi da tali responsabilità. E’ infatti la colpa dell’organizzazione – o deficit organizzativo – che attiva le responsabilità amministrative imputabili ad un impianto di trattamento dei rifiuti.
Questa parte, pertanto, affronta le principali fasi operative per la definizione/attuazione del modello organizzativo esimente, i suoi rapporti operativi con i sistemi di gestione ambientale ISO 14001-EMAS ed il ruolo richiesto all’Organismo di vigilanza in merito al funzionamento/osservanza del modello stesso. Anche in questo caso con ampio ricorso ad esempi pratici.
Il seminario, dunque, mettendo a confronto l’approccio giuridico con quello tecnico-operativo, si prefigge di indicare la strada per l’adozione di un efficace modello esimente dai reati ambientali presupposto, in grado di rafforzare la capacità organizzativa dell’azienda e conseguentemente eliminare – o quantomeno ridurre significativamente – il rischio di incorrere in sanzioni pecuniarie particolarmente gravose e, soprattutto, in sanzioni interdittive, come la sospensione/revoca dell’autorizzazione all’esercizio oppure l’esclusione da possibili agevolazioni e contributi.
Al termine di ogni sessione è lasciato ampio spazio per il confronto tra i partecipanti e i relatori.
Programma della giornata
Ore 9.00
Registrazione dei partecipanti
Ore 9.30
Gabriele Taddia
Il quadro di riferimento e le nuove responsabilità
- I principi generali del Dlgs 231/2001 e le recenti novità (Dlgs 121/2011).
- I “reati presupposto”, ambiente e sicurezza, per gli impianti di trattamento (trasporto, intermediazione e gestione in violazione alle norme vigenti; inquinamento, traffico illecito ecc.).
- Le responsabilità dei diversi soggetti nella commissione dei reati presupposto.
- Sanzioni pecuniarie, interdittive, confisca e pubblicazione della sentenza.
- Il “Modello esimente”, idoneo a prevenire i reati presupposto.
- Composizione e modalità operative dell’organismo di vigilanza.
Ore 11.30
Pausa caffè
Ore 11.45
- Illustrazione pratica di casi concreti.
- Quesiti e dibattito
Ore 12.30
Andrea Sillani
Il ruolo dei sistemi di gestione nella messa a punto del Modello esimente
- La valenza esimente di ISO 14001, EMAS e degli altri sistemi della qualità.
- Capacità organizzativa ed esclusione della responsabilità amministrativa.
Ore 13.30
Colazione di lavoro
Ore 14.30
- Vantaggi e opportunità per un impianto certificato/registrato EMAS. Agevolazioni e incentivi per la registrazione ambientale.
- Mappatura delle attività a rischio di commissione dei reati presupposto negli impianti di trattamento.
- Ruoli e responsabilità: politica ambientale, codice di condotta, competenza, formazione e consapevolezza.
- Controllo operativo ed auditing per attuare il Modello esimente: procedure, programmazione e nuove linee guida per gli audit.
- Riesame periodico e modifica del modello organizzativo. Le informazioni validate della Dichiarazione ambientale.
- Quesiti e dibattito
Ore 17.00
Chiusura dei lavori
Quota di adesione
ISCRIZIONE AL SEMINARIO
Euro 350,00 + iva euro 73,50
La quota comprende: materiale di supporto, attestato di partecipazione, colazione di lavoro
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Sconti
è previsto lo sconto del 10% per:
— iscrizioni multiple (più operatori della stessa struttura)
— abbonati alla rivista “Rifiuti – Bollettino di informazione normativa”
— abbonati al servizio “Rifiuti on-line”
— abbonati al servizio “Osservatorio di normativa ambientale”
— abbonati al servizio “Adempimenti Ambientali”
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Gli sconti non sono cumulabili
Chiusura delle iscrizioni: venerdì 15 marzo
Iscrizione dopo tale data: possibile solo previo contatto telefonico con la Segreteria
02.45487380 (numero diretto)
02.45487277 (centralino)
La quota di adesione deve essere versata all’atto dell’iscrizione.
Modalità d’iscrizione
L’iscrizione può essere effettuata anche:
prendendo contatti telefonici
linea diretta 0245487380
centralino 02 45487277
inviando un fax 02 45487333
inviando una e-mail: segreteria.formazione@reteambiente.it
Modalità di disdetta
Il diritto di recesso potrà essere esercitato fino a 7 giorni lavorativi (sabato compreso) prima della data del seminario e darà diritto al rimborso completo della quota di adesione. Oltre tale limite, e fino al giorno precedente il seminario, il partecipante potrà recedere riconoscendo a Edizioni Ambiente un corrispettivo del 25% della quota di adesione. Dopo tale data, qualunque ulteriore rinuncia non darà diritto ad alcun rimborso.
Il recesso dovrà essere comunicato via fax alla Segreteria Organizzativa (02 45487333).
È invece possibile sostituire in qualsiasi momento il partecipante al seminario, previa comunicazione del nuovo nominativo alla segreteria organizzativa.