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DiGiovanna Di Mauro

Inail pubblica due opuscoli sugli agenti chimici pericolosi

L’Inail ha realizzato due opuscoli per sostenere i formatori in azienda nel confronto con i lavoratori sui temi del rischio legato a queste sostanze. I prodotti offrono una disamina dei diversi regolamenti europei e una sintesi delle principali misure di sicurezza e igiene da applicare nei comparti produttivi.
“Agenti chimici: Istruzioni ad uso dei lavoratori” e “Sostanze chimiche: istruzioni per l’uso” sono i titoli dei due opuscoli che saranno distribuiti gratuitamente nell’ambito della prossima manifestazione “Ambiente e Lavoro” di Modena, l’11 e il 12 ottobre prossimi, ai partecipanti alconvegno Reach 2012 e, a breve, saranno scaricabili gratuitamente dal portale dell’Istituto.
Il documento “Agenti chimici pericolosi: istruzioni ad uso dei lavoratori”, contiene una semplice sintesi dei regolamenti emanati in materia dall’Unione europea – Reach, Clp e Ue n.453/2010 – e fa riferimento al titolo IX, capo I, del Testo Unico sulla sicurezza, dove “determina i requisiti minimi per la protezione dei lavoratoricontro i rischi per la salute e la sicurezza che derivano, o possono derivare, dagli effetti di agenti chimici presenti sul luogo di lavoro o come risultato di ogni attività lavorativa che comporti la presenza di agenti chimici”.
Il volume si articola in vari moduli formativi, ciascuno dei quali rappresenta un capitolo, relativi rispettivamente alla diffusione del rischio chimico, alle sostanze pericolose nei luoghi di lavoro, al regolamento Reach e alla circolazione di sostanze chimiche in Unione europea, al Regolamento Clp e alla scheda dati di sicurezza (Sds).
Il secondo opuscolo, “Sostanze chimiche: istruzioni per l’uso”, è rivolto ai lavoratori dei diversi comparti produttivi e riguarda le corrette modalità di gestione degli agenti chimici. Sotto forma di brevi istruzioni viene fornita una sintesi delle principali misure di sicurezza e igiene da applicare (per esempio, nella manipolazione, nello stoccaggio e nella dismissione degli agenti chimici pericolosi, nella gestione dei DPI e nella sorveglianza sanitaria).
fonte http://www.chimici.info/Agenti-chimici-pericolosi-istruzioni-per-l-uso-dall-Inail_news_x_12379.html?utm_source=newsletter&utm_medium=email&utm_campaign=newsletter_chimici_34_27_09_2012

DiGiovanna Di Mauro

Già chiuso il contratto per i chimici

Detto, fatto: come tradizione, il rinnovo del contratto di lavoro dell’industria chimica non incontra ostacoli e si chiude in tempi brevi, anche se questa volta è quasi un record: martedì il primo incontro tra associazioni imprenditoriali (Federchimica, Farmindustria) e sindacati del settore (Filctem-Cgil, Femca-Cisl, Uilcem-Uil), sabato sera la firma dell’ipotesi di accordo, a tre mesi dalla scadenza naturale del contratto. “In tempi impensabili, ma con una preparazione avviata nel giugno 2011 con il Patto per la competitività e l’occupazione”, nota Federchimica.
Aumenti salariali. L’ipotesi di rinnovo 2013-2015, che interessa 180.000 lavoratori e circa 3.000 imprese, prevede un aumento medio di 148 euro, distribuito su minimi e Ipo, erogato in quattro tranche: i primi 10 euro, come  recupero del differenziale previsto dal precedente contratto, arriveranno in busta paga dal 1 dicembre 2012. Quindi 33 euro dal 1 gennaio 2013; 43 euro dal 1 gennaio 2014 e 47 euro dal 1 gennaio 2015; l’ultima tranche da 15 euro i lavoratori la riceveranno a partire dal 1 ottobre 2015. Secondo i sindacati, nel triennio  2013-2015, entreranno nelle buste paga dei lavoratori 3.466 euro contro i 3.367 euro del contratto precedente. In caso di crisi, però, previo accordo delle parti in ambito aziendale, sarà possibile posticipare fino a sei mesi l’erogazione degli aumenti.
A carico delle imprese ci sarà anche un incremento dello 0,20% sulla previdenza complementare del settore (Fonchim) e tre euro di indennità per i lavoratori in turno notturno.
Senso di responsabilità. “In un momento in cui tanto si parla di produttività e di occupazione, la chimica ha dato un segnale forte e concreto, consegnando da subito gli strumenti che servono alle nostre imprese e ai nostri lavoratori – ha dichiarato Cesare Puccioni Presidente di Federchimica – E’ un segnale molto forte non solo per il nostro settore, ma anche per il Paese, per le imprese, per i lavoratori. Abbiamo dato una risposta tempestiva e reale agli stimoli che ci vengono dal Governo, ed è un’ulteriore dimostrazione della capacità delle nostre relazioni industriali di svolgere al meglio il proprio ruolo”.
“Abbiamo accettato e vinto la scommessa di fare il contratto in tempi brevi – commentano i tre sindacati in una nota congiunta –. Un segnale di responsabilità che imprese e sindacati offrono al paese, una concreta risposta in difesa del reddito dei lavoratori del settore, falcidiato dalla crisi e dalla cassa integrazione”.
Progetto Ponte. Tra le novità previste da nuovo contratto c’è anche il Progetto Ponte, patto di solidarietà generazionale per favorire l’occupazione giovanile: un lavoratore senior, prossimo alla pensione, può decidere di passare a part time e, per un tempo determinato, fare da tutor ad un neoassunto. L’auspicio delle parti è che le istituzioni incentivino questo strumento con adeguate risorse.
Altri punti salienti del contratto riguardano:
Relazioni industriali: saranno create una Commissione nazionale per studiare nuovi modelli di partecipazione e una Commissione paritetica aziendale sulle relazioni industriali, secondo modelli già sperimentati in alcune realtà di impresa (Eni, Zambon).
Welfare contrattuale: oltre all’incremento del contributo al fondo previdenziale Fonchim, i sindacati hanno ottenuto che un giovane neoassunto con un contratto a termine di sei mesi possa iscriversi a Faschim, il fondo integrativo sanitario del settore.
Formazione. Sarà potenziata la formazione continua e il ruolo dell’Obc, l’organismo bilaterale per la formazione chimica.
Produttività. Sono consentite specifiche intese temporanee modificative delle regolamentazioni contenute nel CCNL, senza dover più passare dal livello nazionale, com’era previsto dal contratto precedente.
L’ipotesi di accordo stipulata sarà ora sottoposta all’approvazione delle assemblee dei lavoratori, che entro il 31 ottobre 2012 dovranno approvare o respingere la bozza.
fonte http://www.polimerica.it/index.php/home/archvio/7-leggi%20e%20norme/10903-contratto-record-per-i-chimici/

DiGiovanna Di Mauro

Sansa di olive, fuori dalla utilizzazione agronomica è rifiuto

di Alessandro Geremei

La Cassazione (sentenza 30124/2012) conferma la condanna per gestione illecita di rifiuti in un caso di accumulo di 500 metri cubi di sansa e acque di vegetazione su un terreno di poco più di 9mila metri quadri.
Quando l’applicazione agronomica dei residui della lavorazione delle olive non rispetta i criteri statali e regionali per il corretto spandimento (nel caso specifico il quantitativo di residui depositati sul terreno è risultato dieci volte maggiore ai limiti previsti), per la Suprema Corte non possono trovare applicazione le disposizioni specifiche sull’utilizzazione agronomica delle acque di sansa e vegetazione (legge 574/1996), ma si devono invece applicare le disposizioni generali in materia di inquinamento o di rifiuti(conferma della sentenza 21773/20007).
Nei casi di accumulo irregolare e di spandimento non consentito delle sanse, inoltre, si deve escludere la configurabilità della figura del “sottoprodotto”, che postula la legalità del riutilizzo (articolo 184-bis del Dlgs 152/2006).

documenti di riferimento

Sentenza Corte di Cassazione 24 luglio 2012, n. 30124
Sansa prodotta dalla spremitura delle olive – Utilizzo agronomico – Regole – Mancato rispetto – Disciplina in materia di inquinamento e rifiuti – Subentra – Natura di sottoprodotto – Esclusa
Sansa di olive e acque di vegetazione – Applicazione agronomica non corretta – Disciplina in materia di rifiuti e inquinamento – Subentra
Nuove norme in materia di utilizzazione agronomica delle acque di vegetazione e di scarichi dei frantoi oleari
Criteri e norme tecniche generali per la disciplina regionale dell’utilizzazione agronomica delle acque di vegetazione e degli scarichi dei frantoi oleari – Dlgs 152/1999
fonte http://reteambiente.it/news/17263/sansa-di-olive-fuori-dalla-utilizzazione-agronom/
DiGiovanna Di Mauro

Qualità dell’aria ambiente, in dirittura d’arrivo le modifiche al Dlgs 155/2010

di Lavinia Basso
È stato trasmesso al Senato lo scorso 2 agosto 2012 lo schema di decreto legislativo volto ad apportare modifiche e integrazioni alla normativa in materia di qualità dell’aria ambiente e per un’aria più pulita in Europa, approvato dal Consiglio dei Ministri lo scorso 27 giugno 2012.

Le modifiche si sono rese necessarie per rispondere alle criticità emerse nella prima fase di applicazione della nuova disciplina, di attuazione della direttiva 2008/50/Ce, nonchè per meglio regolamentare i rapporti tra Regioni e Province autonome e Ministero dell’ambiente, per aumentare le informazioni che devono essere fornite alla Commissione europea e specificare il ruolo dell’Ispra.
Ricordiamo infatti che il Dlgs 155/2010 prevede la zonizzazione del territorio da parte delle Regioni, al fine di assicurare uniformità nella gestione della qualità dell’aria a livello nazionale.

documenti di riferimento

Qualità dell’aria ambiente e per un aria più pulita in Europa
Qualità dell’aria ambiente – Attuazione direttiva 2008/50/Ce
Ddl recante modifiche e integrazioni al Dlgs 155/2010 relativo alla qualità dell’aria ambiente
Atto del Governo n. 502 – Trasmesso al Senato il 2 agosto 2012
DiGiovanna Di Mauro

CCNL chimici: al via il rinnovo

Si apre la stagione dei rinnovi dei Contratti nazionali di lavoro in scadenza quest’anno, cominciando dai chimici, con la prima riunione questa mattina a Roma tra  le associazioni imprenditoriali Federchimica, Farmindustria e i sindacati del settore Filctem-Cgil, Femca-Cisl, Uilcem-Uil.

Storicamente, il rinnovo dei chimici è quello che comporta meno difficoltà nel raggiungimento di un accordo soddisfacente per le parti: le  buone relazioni industriali, la dimensione medie delle imprese e l’alta intensità di capitale e d’innovazione portano a chiudere in fretta e senza traumi le trattative.
La funzione strategica e di questo contratto è confermata da Alberto Morselli, segretario generale della Filctem-Cgil: “I settori chimico e farmaceutico sono fondamentali per il Paese e per tutta l’industria manifatturiera, ma stentano ancora ad avere una adeguata considerazione, in particolare dal Governo e dalle istituzioni – commenta il sindacalista – Eppure ricerca e innovazione, biotecnologie e nanotecnologie, scienze della vita, sostenibilità ambientale, risparmio ed efficienza energetica sono il quadro di riferimento essenziale di una politica industriale degna di questo nome, in assenza della quale sarà impossibile rispondere alle pressanti esigenze di competitività e vincere le sfide mondiali con altri sistemi industriali”.
Le rivendicazioni delle organizzazioni dei lavoratori, che si presentano unite alle trattative, partono dagli aumenti salariali, in una forbice  tra il 7 e il 9% per il triennio 2013 – 2015, oltre alla compensazione dell’inflazione pregressa. Altre richieste riguardano le relazioni industriali, con l’avvio dell’Osservatorio nazionale, il welfare contrattuale (estensione di Faschim e un aumento del contributo aziendale al Fonchim), lotta alla precarietà, formazione e sicurezza sul lavoro.
“Auspichiamo che il primo incontro di domani possa gettare solide basi per un confronto orientato, oltre che a garantire un congruo aumento retributivo, anche a potenziare importanti strumenti di negoziazione e di welfare, a partire dall’Osservatorio sul CCNL chimico e chimico-farmaceutico fino ad arrivare ai fondi di categoria Fonchim e Faschim”, commenta invece il segretario nazionale dell’Ugl Chimici, Luigi Ulgiati.
fonte http://www.polimerica.it/index.php/home/archvio/7-leggi%20e%20norme/10882-ccnl-chimici-al-via-il-rinnovo/