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DiGiovanna Di Mauro

ISTITUTO SUPERIORE DI SANITA’ CONCORSO (scad. 12 luglio 2012)

ISTITUTO SUPERIORE DI SANITA’ CONCORSO (scad. 12 luglio 2012) Concorso pubblico, per titoli e colloquio, per il conferimento di una borsa di studio per laureati, per studi e ricerche, da fruire presso il Centro nazionale sostanze chimiche nell’ambito della tematica: «valutazione dossier relativi a composti di ammonio quaternario, benzil-C12-18 alchildimetil. Sali 1,2 benzisotiazol 3(2H)- one 1, 1-diossido (1:1) (ADBAS)». Il Direttore del Centro Nazionale Sostanze Chimiche ha indetto un pubblico concorso, per titoli e colloquio, per il conferimento di una borsa di studio per laureati, per studi e ricerche nel settore della gestione dei dati e di studi integrativi per la valutazione degli aspetti tecnici ai dossier sui biocidi con particolare riferimento all’identita’, alle proprieta’ chimico-fisiche e agli aspetti tossicologici, da usufruirsi presso il Centro Nazionale Sostanze Chimiche dell’Istituto Superiore di Sanita’ nell’ambito della tematica: «valutazione dossier relativi a composti di ammonio quaternario, benzil-C12-18 alchildimetil. Sali 1,2 benzisotiazol 3(2H)-one 1, l-diossido (1:1) (ADBAS)». Durata: un anno. Requisito, tra gli altri, previsto dal bando: titolo di studio: Laurea Magistrale in Chimica e Tecnologia farmaceutiche (LM13) conseguita presso una Universita’ o presso un Istituto di istruzione universitario equiparato ovvero altra laurea che sia stata equiparata con D.M. pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana e che sia stata conseguita entro il triennio precedente alla data di pubblicazione del bando di concorso. La domanda di partecipazione al concorso redatta in carta semplice, secondo lo schema allegato al bando, dovra’ pervenire tramite raccomandata con avviso di ricevimento e dovra’ essere inoltrata al Centro Nazionale Sostanze Chimiche dell’Istituto Superiore di Sanita’, Viale Regina Elena, 299 – 00161 – Roma (per la data d’inoltro fara’ fede il timbro a data dell’Ufficio postale accettante), o tramite equivalente mezzo informatico (PEC) indirizzo: protocollocentrale@iss.mailcert.it, entro il trentesimo giorno successivo a quello della data di pubblicazione del presente estratto del bando nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. Alla domanda dovra’ essere allegato il programma di ricerca dettagliato e i titoli di merito che il candidato intende presentare ai fini della valutazione prevista dall’art. 8 del bando stesso. Il bando e’ consultabile nel sito Internet dell’Istituto Superiore di Sanita’ http://www.iss.it

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Esami di Stato: equiparazioni laureee del vecchio ordinamento con le lauree specialistiche e magistrali‏

Prot. 379/12/cnc
Trasmettiamo in allegato la documentazione relativa all'oggetto con 
preghiera di prenderne visione.
Cordiali saluti
La Segreteria CNC
MIUR_Equiparazione lauree
Tabella equiparazione annessa al dm 9 luglio 2009.3160

			
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Ambiente: Clini, 470 mln nel 2012 per imprese ”green”

(ASCA) – Roma, 22 giu – Il futuro sta nella green economy. L’ha detto questa mattina Corrado Clini, ministro dell’Ambiente, intervistato da Anna Milan durante il programma Prima di Tutto, in onda ogni giorno dalle 5 alle 8 del mattino su Radio 1. Dal vertice mondiale sull’ambiente Rio+20 il ministro ha detto: ”Nel decreto sviluppo abbiamo inserito norme che prevedono incentivi per le aziende che lavorano nella green economy e che assumono giovani laureati. In tutto 470 milioni di euro nel 2012. Soldi veri, gia’ disponibili. Migliaia di lavoratori disoccupati vengono da settori non piu’ competitivi o obsoleti, bisogna sostenere la creazione di nuovi posti di lavoro nel campo delle nuove tecnologie”. Il ministro Clini ha anche fatto un bilancio della green economy in Italia dicendo che: ”La green economy e’ una necessita’, vista la crescita vertiginosa dell’economia cinese o indiana e brasiliana. I 120 mila nuovi addetti che ci sono stati in Italia tra il 2009 e il 2012 sono green economy, le migliaia di lavoratori del settore alimentare che puntano su pratiche ecosostenibili sono green economy e anche chi fa ricerca in questo campo. E’questo il futuro produttivo e occupazionale”. com-rus

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L’Unione Europea porta l’Italia a Corte per acque reflue urbane

(ANSA) – BRUXELLES, 21 GIU – La Commissione europea ha deciso di ricorrere contro l’Italia alla Corte di giustizia Ue per non aver garantito che le acque reflue di tutti i centri “con più di 10mia abitanti siano adeguatamente trattate prima di essere scaricate in aree sensibili”. Per Bruxelles “la mancanza di idonei sistemi di raccolta e trattamento, previsti dalla norma Ue già dal 1998, comporta rischi per la salute umana, le acque interne e l’ambiente marino. Nonostante i buoni progressi, restano almeno 50 centri non ancora in conformità”. L’Italia – afferma Bruxelles – “é in ritardo nell’applicazione della legislazione sulle acque reflue urbane”. Nel caso odierno che riguarda i centri con più di 10mila abitanti, risale al 2011 invio da parte della Commissione all’Italia di un ‘parere motivato’ (ultimo avvertimento formale della procedura di infrazione ndr) poiché in quel momento “oltre 143 città in tutto il Paese non erano ancora collegate a un idoneo sistema fognario, o non disponevano di impianti di trattamento secondario, o ancora questi ultimi avevano una capacità insufficiente”. Da allora, Bruxelles riconosce “che sono stati compiuti progressi considerevoli ma – precisa – 14 anni dopo la scadenza del termine iniziale per l’applicazione della normativa Ue, almeno 50 agglomerati presentano ancora lacune e sono necessari ulteriori lavori affinché i centri non ancora conformi raggiungano gli standard previsti a tutela dei cittadini e dell’ambiente”. La normativa Ue prevede tra l’altro che le acque che entrano nei sistemi di raccolta subiscano un trattamento ‘secondario’ per rimuovere le sostanze inquinanti prima che siano scaricate in mare o in acqua dolce. Gli impianti di trattamento devono inoltre essere in grado di far fronte alle variazioni stagionali di carico delle acque reflue. Nel mirino di Bruxelles non c’é solo il trattamento delle acque reflue nei centri urbani con più di 10mila abitanti. L’Italia è già davanti alla Corte di giustizia dell’Ue, per il problema delle acque reflue “in città più grandi (oltre 15mila abitanti) che scaricano in aree non sensibili e che avrebbero dovuto conformarsi alla legislazione europea nel 2000”. Inoltre, fa sapere Bruxelles, “sono attualmente in corso indagini per valutare la situazione negli centri di dimensioni inferiori, per i quali il termine per conformarsi scadeva nel 2005”. (ANSA).

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Dall’11 luglio 2012 stop alla produzione di articoli contenenti esaclorobutadiene, PCN e endosulfan

di Alessandro Geremei

Scatterà l’11 luglio 2012 lo stop alla produzione di articoli contenenti esaclorobutadiene, PCN e endosulfan; utilizzo possibile invece per le paraffine clorurate a catena corta (SCCP) in concentrazioni inferiori all’1% in peso.
Gli articoli prodotti entro il 10 luglio 2012 contenenti esaclorobutadiene, naftaleni policlorurati (PCN) e endosulfan come componenti potranno essere immessi in commercio e utilizzati fino al 10 gennaio 2013. Nessun limite temporale invece per gli articoli  già in uso sempre alla data del 10 luglio 2012.
Sono queste le principali novità del regolamento 519/2012/Ue della Commissione, pubblicato sulla Guue del 20 giugno 2012, che adegua l’allegato I del regolamento “madre” Ue sugli inquinanti organici persistenti (850/2004/Ce) a quanto stabilito negli anni scorsi dagli organismi esecutivi dei due importanti accordi internazionali specifici sui “Pop” firmati dalla Comunità europea, la convenzione di Stoccolma del 2001 e il protocollo di Aarhus del 1998 alla convenzione di Ginevra sull’inquinamento atmosferico transfrontaliero.