Chemindustry
E’ uno dei piu’ grandi database mondiali pubblici dedicati all’industria chimica, e offre possibilita’ di ricerca avanzata tra le piu’ di 75mila imprese presenti
E’ uno dei piu’ grandi database mondiali pubblici dedicati all’industria chimica, e offre possibilita’ di ricerca avanzata tra le piu’ di 75mila imprese presenti
Sebbene la nuova etichettatura segnaletica delle sostanze e preparati pericolosi (Ghs) sia in fase di graduale introduzione negli Stati membri, una recente ricerca dell’Agenzia europea per le sostanze chimiche ha evidenziato che i nuovi pittogrammi non vengono riconosciuti o adeguatamente compresi. Per avere un’idea della portata della questione, si pensi che circa il 15% dei lavoratori europei riferisce di maneggiare giornalmente sostanze pericolose sul posto di lavoro.
Per ovviare a tale problema e incentivare la comprensione dei suddetti pittogrammi, l’Agenzia Europea per la Sicurezza e la Salute sul lavoro (Eu-Osha) ha promosso una nuova serie di cartoon animati specificatamente dedicati a questo tema. Le nuove avventure di Napo – già nel 2003 protagonista di un cartoon in cui maneggiava sostanze chimiche di varia tipologia, esponendone i rischi e gli effetti dannosi – sono state aggiornate alla nuova etichettatura, adottata dal regolamento Reach per armonizzare i simboli di pericolo (pittogrammi) utilizzati nel trasporto di merci pericolose e i simboli di pericolo usati nella classificazione, etichettatura e imballaggio di sostanze chimiche. I sette pittogrammi esistenti sono stati sostituiti con nove.
Oltre al video, l’Eu-Osha ha predisposto una sezione del proprio sito internet contenente strumenti e materiali di formazione, oltre a Faq e ad approfondimenti sui regolamenti Ue relativi a classificazione, etichettatura e imballaggio (Clp) e a registrazione, valutazione, autorizzazione e restrizione delle sostanze chimiche (Reach).
fonte http://www.chimici.info/Sui-rischi-delle-sostanze-chimiche-un-cartoon-dall-Ue_news_x_12761.html?utm_source=newsletter&utm_medium=email&utm_campaign=newsletter_chimici_42_22_11_2012
Il nuovo “ Regolamento recante la disciplina dell’utilizzazione delle terre e rocce da scavo ” D.M. 10 agosto 2012 n. 161 – Esame ragionato del testo vigente – La natura di “rifiuto” delle terre e rocce da scavo – Prassi e regole a confronto – Brevi accenni di inquadramento generale alla nozione di rifiuto e sottoprodotto – I casi di esclusione delle terre e rocce da scavo dalla normativa sui rifiuti – Ambito di applicazione del D.M. 161/2012 – I “materiali da scavo” ed i “materiali di riporto di origine antropica” nel nuovo regolamento sulle terre e rocce da scavo – La distinta fattispecie del “riutilizzo in situ” di cui all’art. 185, comma 1, lett. c) D.Lgs. n. 152/2006: due fattispecie distinte – Il sottoprodotto e la nozione di “normale pratica industriale” per le terre e rocce da scavo – Analisi della documentazione: il Piano di Utilizzo, il Documento di Trasporto e la Dichiarazione di avvenuto utilizzo (DAU) – la figura dell’appaltatore e la figura dell’esecutore – Responsabilità e sanzioni – I casi che fanno cessare la qualifica di “sottoprodotto” alle terre e rocce da scavo tra prassi applicative e regole di legge – Attenzione a non confondere le terre e rocce da scavo con i “materiali che derivano da attività di demolizione e costruzione” – discipline a confronto – I rifiuti da demolizione – La qualificazione giuridica dei materiali edili da demolizione – Materiali da demolizione e terre e rocce da scavo mischiati secondo prassi comune – Chi è il produttore dei rifiuti da demolizione – Le regole per il trasporto dei materiali da demolizione – L’accertamento logico-induttivo nei cantieri edili – Il deposito temporaneo: definizione, regole, aspetti leciti ed illeciti – Una deroga al sistema di gestione – Breve analisi storica ragionata del deposito temporaneo per inquadrare correttamente la disciplina attuale – Le varie ipotesi del deposito temporaneo – Distinzione con il deposito in attesa di utilizzo dei materiali da scavo di cui al D.M. 161/2012 – Il deposito temporaneo nei cantieri edili: dove deve essere collocato? – Gli scarrabili presso i cantieri edili – Le varie ipotesi illecite di deposito temporaneo irregolare – Il principio della obbligatorietà del vincolo del sito di produzione e le altre norme specifiche di disciplina per le due opzioni del deposito temporaneo – Lo “stoccadeposito temporaneo”: un ibrido di prassi da deposito temporaneo e stoccaggio – La differenza strutturale e di principio giuridico tra discarica, deposito temporaneo ed accumulo generico dei rifiuti all’interno dell’azienda ed in aree esterne – Le distorte interpretazioni sulle ipotesi di depositi temporanei extra aziendali e i connessi concetti di stoccaggi intermedi durante il viaggio dei rifiuti – Approfondimento sulla eventuale possibilità di depositi temporanei extraziendali in deroga specifica nella disciplina del D.Lgs. n. 152/06
Consulta i dettagli e le modalità di iscrizione sul sito del seminario cliccando sul banner in home page del sito
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“Diritto all’ambiente” (www.dirittoambiente.net)
Dall’ORDINE PROVINCIALE CHIMICI MODENA
L’Università di Modena e Reggio Emilia ha organizzato 2 Master in Safety Management I e II a.a. 2012/13, in modalità FAD. Di seguito si riportano i Link alle locandine informative dei Master ed i Link al Sito dell’Università di Modena e Reggio Emilia per visualizzare i dettagli completi dei Master. Ringraziandovi per l’attenzione si prega di diffondere l’informazione ai vostri iscritti.
http://www.chimicimodena.it/attachments/article/104/1livello-volantino-2012.pdf
http://www.chimicimodena.it/attachments/article/104/2livello-volantino-2012.pdf
http://www.unimore.it/didattica/smaster.html?ID=68 (per il I livello)
http://www.unimore.it/didattica/smaster.html?ID=117 (per il II livello)